Monaco, 15 Giugno 1884.
Caro signor Fumi,Der aus Orvieto stammende Archivar und Historiker Conte Luigi Fumi (1849–1934) machte sich vor allem mit der Neuordnung des Archivio di Stato di Milano, dessen Direktor er 1907 bis 1920 war, einen Namen. Am 20. Oktober 1876 trat er in den Staatsdienst ein und war ab diesem Zeitpunkt in verschiedenen staatlichen Archiven in Orvieto, Siena, Mantua, Rom und Lucca tätig. Zudem war er Mitglied der Regia Deputazione di Storia Patria di Torino. Fumi forschte vornehmlich zur Geschichte Orvietos (siehe z. B. Luigi Fumi: Codice diplomatico della città d’Orvieto. Documenti e regesti dal secolo XI al XV e la Carta del popolo, codice statutario del Comune di Orvieto. Florenz: G. P. Vieusseux 1884 – zu Fumi siehe auch: Luigi Fumi. La vita e l’opera nel 150º anniversario della nascita. Hrsg. von Lucio Riccetti und Marilena Rossi Caponeri. Rom 2003, insbesondere den Beitrag von Enrico Menestò: Il Medioevo di Luigi Fumi, S. 11–31). – Gregorovius hatte Fumi in zeitlicher Nähe zum ersten nachweisbaren Brief vom 6. Juni 1875 persönlich kennengelernt. Die wenigen nachweisbaren Briefe von Gregorovius an Fumi wurden von den Erben entweder 1999 oder 2001 mit dem Archivio Fumi an das Staatsarchiv von Orvieto gegeben. Zuvor waren sie von Luigi Fumis Erstgeborenem Ranieri aufbewahrt worden. Weitere Briefe sind inzwischen im Autographenhandel aufgetaucht. Ein auf den 21. Oktober 1884 datierter Brief wurde 1986 bei Christie’s versteigert (Kat. 122, Nr. 765). Die Schreiben von Gregorovius an Fumi sind anlassbezogen und in freundlich-kollegialem Ton geschrieben. Fumi unterstützte Gregorovius durch die Zusendung von Forschungsliteratur, Gregorovius berichtete von seinen wissenschaftlichen Vorhaben. Es sind keine Gegenbriefe nachweisbar.
già prima che mi fosse giunta la sua graditissima lettera, volli scriverle per un bisogno, ed è questo. A Roma non mi venne fatto di procurarmi le lettere di Braccio e del Cardinale Isolani, da lei pubblicate sin dal 1877.Fumis „Braccio a Roma. Lettere di Braccio e del card. Isolani raccolte e pubblicate da Luigi Fumi“ (Siena: Tipogr. Lazzeri 1877, http://mdz-nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bvb:12-bsb11353945-9) umfasste 39 Seiten und enthielt die Briefe des Condottiere Braccio da Montone (1368–1424) und des Kardinals Giacomo Isolani (1360–1431) anlässlich der Eheschließung zwischen Margherita Bracci (†1911) aus Orvieto, der Heimatstadt Fumis, und Fabio Sergardi Biringucci (*1849) aus Siena (siehe die Briefe von Gregorovius an Fumi vom 10.8.1884 und an Ersilia Caetani Lovatelli vom 21.12.1881). Esse mi servirebbero assai per la quarta edizione della Storia di Roma, alla quale sono per metter le mani.Die vierte, verbesserte Auflage von Gregorovius’ „Geschichte der Stadt Rom im Mittelalter“ erschien bei Cotta in Stuttgart 1886 bis 1896. Gregorovius verwendete Fumis Edition für den noch von ihm selbst revidierten sechsten Band der vierten Auflage (1893, S. 633–642). Or sò bene, che della detta pubblicazione non furono tirate più di 100 copie;Fumis Schrift war in limitierter Auflage erschienen. | 1vtuttavia lei sarà in grado, di mandarmene una, forse pure quella stessa che tiene presso di sè. Stia securo, che gliela restituirò quanto prima me ne sarò avvalso.
Io deploro vivamente le disgrazie che la colpirono, come pur troppo sento dalla sua lettera. Voglio sperare, che la di lei nave oramai corra per miglior acque, e che sia per trovare qualche consolazione e ricompenso | 2rdelle amare perdite.Am 14. April 1884 war Francesco Fumi, der Vater Luigi Fumis, in Orvieto verstorben. In der Folge gab es einen Rechtsstreit um das Erbe, das dieser seiner Frau Angela Valentini und den gemeinsamen Kindern Luigi, Anna (verw. Angeletti) und Nazzareno hinterlassen hatte: Nazzareno Fumis Versuch, das Testament des Vaters anzufechten, wurde erst zwei Jahre später zu Gunsten des Beklagten Luigi Fumi entschieden (siehe Annali della giurisprundenza italiana. Raccolta Generale delle decisioni delle Corti di cassazione e di Appello. Parte Terza: Corte d’Appello. Bd. 20. Florenz 1886. S. 221–225). Fumi hatte 1879 die sienesische Adelige Bianca Cambi Gado (*1858) geheiratet, mit der er drei Söhne bekam: Ranieri Emilio (*1880), am 10. Mai 1884 war in Orvieto Francesco Nello zur Welt gekommen und am 3. Februar 1886 wurde in Porano Ugo Baldino geboren. Le auguro di tutto cuore il miglior avvenire, e anzi tutto quel conforto che noi miseri mortali non invano cerchiamo nel lavoro. Mi creda, che ogni suo scritto sarà ricevuto conda me con gioja, quale pegno di amicizia da parte sua. Dirigga, prego, ciò che vuole mandarmi a Monaco di Baviera. Queste righe gliele farà ricapitare il signor Giovanni Sforza, suo | 2vamico, il quale testè nell’arena della letteratura si è introdotto da giovane valente.Der Historiker und Archivar Giovanni Sforza (1846–1922), der gerade ein Buch über die Heimat, die Familie und die Jugend Papst Nikolaus’ V. veröffentlicht hatte, „La patria, la famiglia e la giovinezza di papa Nicolò V.“ (Lucca: Giusti 1884). Gregorovius schrieb eine Rezension unter dem Titel „Die Geschichte eines Papstes“ (in Das Magazin für die Literatur des In- und des Auslandes. Jg. 53. Bd. 106. Nr. 40. Leipzig, Berlin: Friedrich 1.10.1884. S. 610–612). – Giovanni Sforza war Sekretär für die schönen Künste an der Reale Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti, die Gregorovius am 29. April 1884 zum socio corrispondente ernannt hatte (siehe den Brief von Gregorovius an Angelo Bertacchi vom 29.6.1884).
Le stringo la mano, salutandola caramente.
Suo amico devoto
Ferdin. Gregorovius.