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Gesamtdatenbank
der Korrespondenz
Hrsg. Angela Steinsiek
Mitarb. Mariana Ramazzotti
Ferdinand Gregorovius an Cesare Foucard in Modena
Rom, 9. November 1873


DE
Er hofft auf eine schnelle Genesung von Foucard. Er war einige Tage in Florenz, wo er nur Pasquale Villari und Gaetano Milanesi angetroffen hat. In dem dortigen Archivio di Stato fand er Dokumente über die Abstammung von Giovanni Borgia, der für einen Sohn Cesare Borgias gehalten wurde, bevor ihn Papst Alexander VI. zu seinem Sohn erklärte. Zudem fand er Dokumente über den Streit um das Herzogtum von Camerino zwischen Giovanni Borgia und Giulia da Varano ab 1530, darunter eine Bulle von Clemenz VII, der ihn 1532 mit der Exkommunikation droht. Mit Hilfe von Dokumenten aus den Archiven von Modena, Rom, Mantua und Venedig kommt er mit seiner „Lucrezia Borgia“ (1874) voran. Allein im römischen Archiv der Grafen Sforza Cesarini von Santa Fiora und in dem der Sforza-Herzoge von Mailand war er bislang nicht. In Mailand vermutet er wichtige Depeschen von Ludovico Sforza an Alexander VI., nach denen er Cesare Cantù zu fragen bittet. Das Manuskript seiner „Lucrezia Borgia“ will er Ende des Jahres zum Druck geben. Hierfür benötigt er aus Modena rasch das Faksimile des Briefes von Alexander VI. an Lucrezia Borgia und eine Abschrift des Briefes von Pandolfo Collenuccio an Ercole I. d’Este. Grüße an die Mutter Maria Brest und Frau Ernesta Ridoni nebst Tochter Giulia sowie an Giuseppe Venturelli und das Haus von Giovanni Battista Venturi.

EN
He hopes Foucard gets better soon. He spent a few days in Florence, where he saw only Pasquale Villari and Gaetano Milanesi. In the Archivio di Stato he found documents about the parentage of Giovanni Borgia, who was thought to be a son of Cesare Borgia before Pope Alexander VI declared him to be his son. He also found documents relating to the dispute over the Duchy of Camerino between Giovanni Borgia and Giulia da Varano from 1530, including a bull from Clement VII threatening him with excommunication in 1532. With the help of documents from the archives of Modena, Rome, Mantua and Venice, he is making progress on his „Lucrezia Borgia“ (1874). The Roman archives of the Counts Sforza Cesarini of Santa Fiora and in that of the Sforza Dukes of Milan are the only ones he has not visited so far. He thinks there are important dispatches from Ludovico Sforza to Alexander VI in Milan, which he would like Foucard to ask Cesare Cantù about. He plans to have the manuscript of his „Lucrezia Borgia“ go to print at the end of the year. For this he needs the facsimile of the letter of Alexander VI to Lucrezia Borgia and a copy of the letter of Pandolfo Collenuccio to Ercole I d’Este from Modena quickly. Greetings to Foucard’s mother Maria Brest and his wife Ernesta Ridoni along with their daughter Giulia as well as to Giuseppe Venturelli and the house of Giovanni Battista Venturi.
| 1r

Roma, Via Gregoriana numero 13.
9. Novembre 1873.

Gentilissimo amico Foucard,

ora che mi truovo di nuovo in Roma, da più di otto giorni, mi preme, di sapere, come state di salute. La vostra indisposizione, così spero, non sarà stato cosa seria, e ve ne sarete ben presto liberati.

Alcuni giorni mi trattenni in Firenze, dove però non potei vedere altre persone fuori del Villari, e del Milanesi. Nell’Archivio esaminai le carte d’Urbino, fra cui mi venne fatto di ritruovarne una interessantissima. Essa si riporta a quel Giovanni Borgia creduto prima figlio spurio del Valentino, e alla fine dichiarato figlio naturale di Alessandro. Costui ricomparisce a Roma il 29 di Giugno del 1530, dove muove lite contra Giulia di Varano, richiamandone i suoi diritti pretesi sul ducato di Camerino, del quale realmente era stato investito mediante la Bolla del 2. Settembre 1502.

| 1vGli atti del processo formano un volume non piccolo. Avvi inoltre la bolla di Clemente VII del 7. Giugno 1532, colla quale codesto Papa minaccia a Giovanni Borgia la scomunica, se non cessa di molestare la Varano. Or siccome l’Archivio Estense conserva molte carte che si riferiscono a Giovanni Borgia, massimamente quelle intitolate „Liber Arrendamentorum Terrarum ad Illustrissimos Dominos Rodericum Borgiam de Aragonia Sermoneti etc et Johannem de Borgia Nepesini Duces spectantium“, la vi sarà cosa grata di prender nota dell’esistenza di quegli atti sovraindicati nell’Archivio di Firenze.

Spingo alacremente avanti il mio libro intorno alla Lucrezia Borgia, che massimamente per quella liberalità, colla quale mi concedeste l’uso dei documenti Estensi, riuscirà nuovità interessantissima. Inoltre mi venne dato, di cavare molti altri materiali preziosi dagli Archivi di Roma, di Mantova, Venezia etc. Deploro soltanto di non aver potuto servirmi finora di due Archivï della | 2rCasa Sforza. L’uno sarebbe quello dei conti di Santa Fiora, attualmente proprietà dei Sforza Cesarini in Roma, che ben vollero concedermene l’accesso, se non che codesto Archivio si ritruovi in un completo disordine di modo, che ne dovetti recedere senza frutto alcuno. L’altro sarebbe quello di Milano.

Ho l’argomento di supporre, che vi siano conservati almeno per parte i dispacci degli Oratori di Lodovico il Moro, speditigli da Roma durante il pontificato di Alessandro VI. Per lo scuopo mio la sarebbe cosa importante, almeno di verificare, se tali dispacci vi sieno o nò. Se mai aveste occasione di interpellare intorno a questo punto il Cantù, mi rendereste un vero servizio.

Il tempo però mi preme. Alla fine dell’anno spedirò il manoscritto alla stamperia del Cotta. Ed è perciò che vi prego, di volermi mandare dentro il mese corrente il facsimile della lettera autografa di Alessandro alla sua figlia. Inoltre desidero di avere la copia della

Lettera del Collenuccio spedita al Duca di Ferrara li 29. Ottobre 1500 da Pesaro, lettera che, secondo il trassunto ovvero estratto che | 2vne prese il Ognibene deve contenere una curiosissima descrizione della persona e dei modi del Valentino.

Termino la lettera già troppo lunga pregandovi di essere l’interprete dei miei rispetti e saluti alle due Signore, alla cui benevole memoria caldamente mi raccomando, di salutare mille volte la cara Giulietta, e di richiamarmi alla memoria del Signor Venturelli e della gentilissima casa Venturi.

Ogni benessere e felicità alla vostra amabile ed ospitale casa! E così vi stringo la mano

quale amico vostro sincero

FGregorovius.

Zitierhinweis: Ferdinand Gregorovius an Cesare Foucard in Modena. Rom, 9. November 1873. In: Ferdinand Gregorovius. Poesie und Wissenschaft. Gesammelte deutsche und italienische Briefe (digitale Edition). Hrsg. von Angela Steinsiek unter Mitarbeit von Mariana Ramazzotti. Deutsches Historisches Institut in Rom 2017–2023. URL: https://gregorovius-edition.dhi-roma.it/letters/ed_awx_jkw_d5b